Il giorno in cui non mi sono
sposata non ero finalmente e sicuramente la più bella tra le mie amiche, non
avevo i loro occhi, le loro lusinghe solo per me. Non ho radunato, per l’unica
volta da che ricordi, tutti i miei amici solo per me, tutti i miei parenti solo
per me, i suoi amici solo per noi, i suoi parenti solo per noi: un mucchio di
gente ubriaca di gioia e di vino.
Il giorno in cui non mi sono
sposata non ho cambiato il mio stato su Facebook in “sposata”. Non mi sono
ubriacata senza alcuna remora di fronte ai miei genitori, non ho subito scherzi
balordi dalle amiche che hanno messo in ridicolo le mie manie ma chissenefrega.
Il giorno in cui non mi sono
sposata non ho ricevuto la serenata stonata sotto la finestra, non mi sono
incazzata per quegli addii al celibato avvolti dal mistero, che poi lo sappiamo
tutte… non mi sono data alla pazza gioia con le amiche di sempre in giro per il
centro al mio addio al nubilato, circondata da oggetti di vago rimando sessuale
per poi finire con faccia spalmata in una torta dalla forma quantomeno bizzarra.
Il giorno in cui non mi sono
sposata non ho organizzato un viaggio verso uno di quei posti che ho visto solo
sul mappamondo, nei documentari e nei sogni migliori. Non sono stata in
Giappone, in Australia, in Africa, in Nepal, da New York a San Francisco, in
Albania (sì in Albania! perché se la
Croazia è bella e la Grecia pure, perché l’Albania no?). Insomma, non
ho programmato un viaggio che durasse più di una settimana scarsa, che non
avesse il peso delle scadenze lavorative e del cane da portare a spasso; che
fossimo solo io e la persona che ho scelto – consapevolmente – per una roba
tipo per sempre.
Il giorno in cui non mi sono
sposata non ho radunato i miei genitori finalmente sereni tra loro in armonia
vera o ostentata che sia, non importa. Non ho avuto il piacere di lanciare un
brindisi e gridare al mondo che sono incinta.
Il giorno in cui non mi sono
sposata non sono arrivata in chiesa, con tanto di autista, in un’auto d’epoca
enorme, splendida e splendente, di quelle che si vedono solo nei film in
costume del secolo scorso.
Il giorno in cui non mi sono
sposata non ho visto per la prima volta mio padre entrare in una chiesa e per
l’ennesima volta mia madre commuoversi, e mia sorella commuoversi, e le mie
amiche commuoversi, e qualche amico commuoversi, e commuoversi anche il solito
infiltrato, e ovviamente commuovermi anch’io, più e più volte.
Il giorno in cui non mi sono
sposata non ho fatto attendere tutti, non ho fatto il bagno vestita, non ho
ricevuto una montagna di regali utili e inutili, importanti e kitsch, non ho
sorriso e parlato e ballato con un’infinità di persone per poi godere della
serena intimità del restar solo noi due.
Beh insomma, convivo con il
mio ragazzo ed è tutto bellissimo, ma quel giorno in cui avrei potuto ma poi
non mi sono sposata, un po’ lo rimpiango.
FM
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